lunedì 8 settembre 2008

HOPI - 02 - Masau'u

Masau'u
Il contrasto tra la vita e la morte, per la cultura Hopi, non è così netta come per gli occidentali.
La divergenza di opinione tra gli occidentali e gli Hopi risulterà chiaramente dalla descrizione del dio Masau'u, dio della morte ma anche della vita. Per gli Indiani Hopi non è così; gli antenati degli Hopi, alla cui mitologia appartiene Masau'u, emersero dal Mondo Sotterraneo dalla Danger Cave, Utah. Durante la sua vita l'indiano Hopi, è circondato da un certo numero di spiriti che possono essere confinati entro i luoghi visibili in cui risiedono gli dei delle quattro direzioni orizzontali, rispetto ad uno Zenit che ha il suo centro esattamente al disopra di un Nadir che contiene, sotto di sè, le radici della vita.

Dopo la morte l'indiano Hopi, ritorna nel mondo sotterraneo, entrandovi da un luogo che può essere raggiunto a piedi dal villaggio dove viveva. Questo mondo sotterraneo locale non è soltanto il luogo dal quale la razza è emersa alla luce, e quello dal quale il singolo individuo ritorna dopo la morte, ma anche il deposito di tutte le colture e le piante necessarie per la sussistenza, dal quale -a seconda delle stagioni - esse vengono tratte per il nutrimento dei vivi della tribù.

In un cosmo così compatto, nel quale la vita e la morte sono strettamente intrecciate e si susseguono con un andamento ciclico, non c'è necessità di separare ciò che inizia da ciò che finisce.
Il dio Masau'u è il dio che meglio rappresenta questa filosofia Hopi, dio del mondo sotteraneo e della superficie, descritto anche come "Uomo Scheletro" è un dio antropomorfo, un dio molto umano e alla portata di tutti. una qualità questa che nel corso dei secoli ha fatto di lui un punto di riferimento anche per i simpatici atteggiamenti di bonarietà e benevolenza che forse nel passato non aveva.

La rappresentazione di Masau'u è di solito associato ai campi e padrone di tutte le cose buone della terra. Nel buio della notte Masau'u attizza un fuoco con il quale si scalda, quello stesso fuoco (simbolo del sole) fa in modo che le piante crescano con una magica rapidità.
Questa divinità è associata anche alla fertilità, alla divinità che protegge i confini dei campi, delle propietà e dei viaggiatori; Masau'u è omniscente e omnipresente, il dio supremo Hopi.
In alcuni racconti viene anche descritto come il dio dell'imbroglio, della burla; in altri come un bell'uomo. Masau'u ha acquistato col tempo il potere di operare qualsiasi metamorfosi della natura, prerogativa che hanno molte divinità Hopi.

Masau'u è anche la divinità che ha fatto ascendere gli Hopi dal mondo sotterraneo guidandoli nelle terre dove, con molte diffilcoltà, avrebbero prosperato.
Capire la figura di Masau'u è molto difficile; fu lui che aiutò gli Hopi a trovare un luogo dove ascendere, fu lui che li aiutò a trovare i sostentamento, ma d'altro canto è anche pericolosissimo incontrarlo e trovarsi faccia a faccia con lui è un presagio di morte.

Questi due aspetti contrapposti del dio, ispirare terrore e mostrarsi benevolo e amichevole verso l'umanità, si trovano congiunti nei ricordi di Talayesva, un sacerdote Hopi del villaggio di Oraibi.

Nella sua carica sacerdotale di Capo Sole a Oraibi (luogo sacro per gli Hopi) , Talayesva aveva l'incarico di portare le offerte votive al santuario di Masau'u in una notte di luna nuova. In realtà questo compito avrebbe dovuto svolto da suo zio, membro del Clan del Fuoco, ma questi era troppo debole per farsene carico. Talayesva prese con se una tavoletta su cui si trovavano del pane "Piki", un coniglio crudo, tabacco di montagna e farina di granturco, raggiunto il Santuario Talayesva intonò la sua preghiera: "Grande Masau'u, sono stato inviato qui per chiedere il tuo aiuto nella nostra vita quotidiana. Fa' che piova e proteggici, fa che il nostro popolo cresca e viva a lungo e, alla fine, muoia senza soffrire". Mentre proferiva queste invocazioni e deponeva le offerte, sembrò che un gran soffio d'aria provenisse dal santuario.
Lungo la via del ritorno, sulla mesa, nell'oscurità, vide verso sud-ovest una seconda luna che emanava bagliori rossastri "... non era una seconda luna ma una palla di fuoco chge emanava dei forti colori rossastri che sembrava scaturire direttamante dal suolo, a circa un metro da esso ... realizzai che quella era una prova a cui mi voleva sottoporre Masau'u ..."
Via via che si avvicinava al fuoco, il fuoco perdeva intensità fino a quasi a spegnersi intuendo che con una dimostrazione di coraggio il fuoco si sarebbe spento, e così fu.

Di ritorno al villaggio si smarrì e Talayesva ebbe l'impressione che qualcosa lo trattenesse, impedendogli di procedere spedito e attirandolo all'indietro: quando, in stato confusionale, il sacerdote ha la sensazione di trovarsi nel mondo degli inferi al cospetto di Masau'u.
"Incute spavento, mette paura alla gente, fa paura solo a vederlo. Non ti uccide di colpo, ma tu cadi subito addormentato. Emana un terribile odore .."
Coloro che possono guardare Masau'u senza timore sono gli affiliati alla Società Kwan, i membri di questa società del corno hanno una serie di relazioni particolari con esso e con l'altro dio del mondo sotterraneo, Muingwu "Il Germinatore".
I membri di questa società, a cui Talayesva appartiene, hanno l'incarico di condurre gli spiriti dei morti nel Mondo Sotterraneo; per questa loro fatica non ricevono alcun premio, ma anzi, al momento della loro morte, una punizione.

Gli altri morti possono lasciare il Mondo Sotterraneo sotto forma di esalazione di vapore e trasformarsi ne "Il Popolo delle nuvole", passare sopra i villaggi e portarvi la pioggia, mentre invece quelli della Società Kwan rimangono a vivere per sempre nel Mondo Sotterraneo, come servitori dei morti e della loro specifica divinità.


Lo strano caso del Dott. Fewkes

Nel 1872 viene fondato dall'USCA il Bureau of American Etnology, un reparto dapprima creato appositamente per studiare gli usi e costumi dei nativi e poi diventato un modo per tentare di aprire un dialogo con loro.
Negli ultimi 10 anni gli Stati Uniti grazie ai rapporti instaurati segretamente tra "I Quattro Angoli" e l'Anglo American Freedom Front, sta ricucendo, a fasi alternate, le relazioni con l'Alleanza soprattutto con inviando medici e medicinali.
La politica USA a volte è senza senso, il Bureau ne era l'ennesima dimostrazione.

Nel 1901 fu inviato dal Bureau of American Etnology, il Dott.Fewkes in territorio Hopi a causa di un'epidemia di vaiolo.
Negli ultimi 10 anni gli Stati Uniti d'America grazie ai rapporti instaurati segretamente tra "I Quattro Angoli" e l'Anglo American Freedom Front, sta ricucendo, a fasi altalenanti, le relazioni con l'Alleanza soprattutto con inviando medici e medicinali.
La politica USCA a volte è senza senso, il Bureau ne era l'ennesima dimostrazione.

Il Dott. Fewkes viene mandato a Walpi, nel bel mezzo del cuore del Sancta-Sanctorum dell'Alleanza, nessuna traccia dell'epidemia di vaiolo paventata viene trovata dal Dottore.

Il desolato villaggio di Walpi è un vero e proprio nido d'aquila, precario e quasi invisibile, situato in alto sopra i deserti che al sud sembrano sconfinare all'orizzonte, e in questo villaggio lo studioso stava anche prendendo appunti sulle cerimonie a cui aveva assistito.

Ad un certo punto qualcuno andò a dirgli che doveva ritirarsi e rifugiarsi da qualche parte perchè Masau'u stava per essere evocato e quella parte della cerimonia era troppo sacra per poter essere osservata da estranei. Il Dottore fece ciò che gli era stato detto e andò a chiudersi in una casa nelle vicinanze.
Tutt'a un tratto provò una strana sensazione, come se all'interno della casa ci fosse qualcuno: alzò gli occhi e vide un'uomo di alta statura in piedi davanti a lui, ma non poteva vedere il suo volto per via dell'oscurità della stanza.
"Che cosa vuoi da me e come hai fatto and entrare qui?" disse Fewkes all'uomo. "Sono venuto qui per farti divertire" rispose la misteriosa figura. E Fewkes: "Vattene, sono troppo occupato e poi non ho alcuna voglia di divertirmi!".
"Poi all'improvviso, benchè non avessi mai smesso di tenerlo d'occhio la figura scomparve" dichiarò in seguito Fewkes "... poco dopo sento la voce venire da dietro di me ..."
"Volta un momento la testa" e quando Fewkes girò il suo sguardo la figura dell'uomo era di nuovo davanti a lui, ma stavolta la sua espressione aveva un'aspetto da incutere terrore.
Il Dottore chiese: "Ma come hai fatto ad entrare?" e l'individuo "io vado dove voglio e le porte chiuse a chiave non mi possono tenere fuori!"
"Guarda, adesso ti faccio vedere come ho fatto ad entrare" ribattè sempre la figura con un tono sempre meno amichevole.
Mentre Fewkes impaurito continuava ad osservarlo, la figura cominciò a rimpicciolirsi fino a diventare sottile come un filo di paglia e scomparve attraversando il buco della serratura.
Il Dott.Fewkes ancora non credendo a quello che aveva visto e mentre ripensava all'accaduto l'uomo ricomparse nella stanza nelle sue dimensioni originarie.
"Che cosa vuoi da me?" chiese Fewkes, "Ti ho detto che sono venuto per farti divertire ..."
Lo studioso gli offrì una sigaretta per allentare la tensione e poi un fiammifero, l'uomo si mise a ridere rendendo il fiammifero a Fewkes, "Tieni pure, non mi serve .."; si accosto la sigaretta alla faccia, vi soffiò sopra una fiammata e l'accese. Fewkes rabbrividì nel capire che chi aveva davanti ai suoi occhi era proprio Masau'u in persona.
Masau'u allora iniziò a parlargli e dopo un paio di ore Fewkes disse che avrebbe fatto in modo di aiutare gli Hopi come meglio poteva poi Masau'u gli fece un'incantesimo per cui tutti e due divennero bambini e si misero agiocare assieme tutta la notte.
Questo è quanto il Dott.Fewkes raccontò alla commissione del Bureau al ritorno da Walpi.
Quello che sappiamo sulla cultura Hopi lo dobbiamo in gran parte agli studi condotti da Fewkes che rimase in territorio hopi per circa due anni.

Masau'u è anche il Dio del Fuoco e viene spesso ricordato come colui che ha dato il fuoco agli Hopi. Nella cerimonia del Wuwuchim (Nuovo Fuoco - simile alla tradizione Maya/Atzeca) Masau'u porta sempre con se una torcia fiammeggiante. Il fuoco non è soltanto il simbolo del Sole, ma anche un'alternativa logica e pratica alla sua luce: in questo modo Masau'u diventa l'antitesi del Dio del Sole.
Il fuoco è da considerarsi come simbolo della generazione della vita umana, è associato al Sole, di genere decisamente maschile, la cui potenza generatrice è ovvia per tutti.
E' una divinità della notte ed il giorno gli è vietato come si addice ad un Dio delle Tenebre del Mondo Sotteraneo.

Forse non è sempre stato il Dio del Fuoco, poichè in una recente dichiarazione di Hermequaftewa - capo Clan degli Uccelli Azzurri di Shongopovi - non è descritto come tale: "Siamo venuti in questa terra soltanto dopo aver ricevuto il permesso dal Grande Spirito, Masau'u. lui viveva su questa terra con la Custode del Fuoco, che è la Donna Ragno".

Il ruolo di Masau'u come Dio della Fertilità è reso più complesso dalla presenza di un'altro Dio della Fertilità, Muingwu "Il Germinatore".
Il ruolo del Germinatore come Dio della fertilità è molto semplice e rigorosamente delineata e i suoi aspetti come creatura del Mondo Sotterraneo sono strettamente limitati a questa unica attività, anche se i membri della Società dei Due Corni lo rappresentano durante la Notte dei Morti. Il rapporto tra Masau'u e Muingwu viene razionalizzato dagli Hopi che li collegano antrambi alla Donna dell'Altare della Sabbia, una madre della terra.
Si dice che sia la moglie di Masau'u e sorella del Germinatore ma ancora non abbiamo abbastanza informazioni sul Pantheon Hopi che può variare tra tribù e tribù. Le varie comunità adattano i racconti mitologici in modo da includere anche le divinità protettrici del villaggio stesso.

Il Germinatore è la divinità protettrice della vegetazione e della fertilità della terra e delle messi.
Masau'u è lo spirito della fertilità in un senso più generale, compresa la fertilità umana.

Altre due caratteristiche minori associate a Masau'u fino dai tempi più remoti: essere il Dio dei Viaggiatori e la Divinità dei Confini.
Gli Hopi da sempre sono assidui viaggiatori e commercianti, viaggiano in piccoli gruppi o in solitario. Lungo le piste nelle vicinanze dei villaggi esistono tempietti dedicati a Masau'u, dove i viaggiatori felicemente ritornati al villaggio, pongono offerte votive come ringraziamento per il viaggio compiuto in sicurezza.

"Attualmente" spiega Fewkes in un suo libro, "quasi su ogni sentiero ad un certo punto si nota un mucchio di sassi e, quando un Hopi stanco vi passa accanto, prende un pugno d'erba e con questa si strofina la testa, le braccia e le gambe, quindi posa il ciuffo d'erba e una piccola parte del suo carico in cima alle pietre. Sul ciuffo d'erba appoggia un sasso, o un pezzodi legno per tenerlo fermo. Nello stesso tempo prega Masau'u che lo protegga durante il viaggio, se invece ritorna lo ringrazia per la protezione che gli ha accordato.

Un Capo Tribù di Shomopavi racconta: "Masau'u concesse loro del terreno come aveva fatto a Oraibi e delimitò i rispettivi territori. Dispose una pietra per segnare i confini ..." e poi "Il limite occidentale di questa proprietà è marcato con da una pietra confinaria sulla quale è scolpito un'atriglio d'Orso. Una pietra simile con la testa di Masau'u ricorda il diritto originario della divinità sull'intero territoriio".

Per ritrovare Masau'u nelle sue funzioni di Dio della Guerra occorre risalire al 1891, epoca in cui gli Hopi e il Governo degli Stati Coloniali erano in forte contrasto, all'inizio delle ostilità nei territori dei Quattro Angoli.

Il Governo americano si proponeva di sottrarre i bambini Hopi ai genitori e mandarli in collegi distanti dalle loro terre di origine. Questo progetto faceva parte di un'infelice programma di integrazione USA che venne recepito dal mondo e dagli Hopi stessi una specie di lavaggio del cervello e un tentativo di distruzione della cultura degli Indiani.
i genitori si opposero in modo energico e venne inviato un distaccamento di cavalleria e portare via i bambini dal villaggio di Oraibi.

Quando arrivano i soldati, portando con loro alcuni ostaggi che avevano catturato ai piedi della Mesa, trovarono gli abitanti del villaggio asserragliati nelle case, sui tetti, armati di archi e frecce in pieno assetto di guerra.
Prima ancora che il tenente, che comandava la missione, si rendesse conto di quello che lo aspettava, gli Hopi cominciarono col presentargli una vera e propria dichiarazione di guerra. E a questo scopo avevano abbigliato tre del villaggio in modo da rappresentare le tre divinità della guerra. L'azione cominciò quando un uomo in costume da "Ava Ragno" si avvicinò alla truppa schierata consigliando di andarsene, la seconda persona che si presentò impersonava Masau'u come Dio della Guerra.

Aveva sul viso una maschera nera sulla quale erano dipinte delle macchie e portava alcuni oggetti tra cui una ciotola pieno di liquido di medicina preparato per l'occasione. Mentre passava davanti ai soldati schierati li spruzzava con questo liquido, servendosi di una piuma.
Poi intimò ai soldati in modo perentorio di lasciare gli ostaggi e andarsene prima che apparisse il terzo individuo, "Il Piccolo Dio della Guerra", perchè a quel punto sarebbero inizate immediatamente le ostilità.
Il distaccamento di Cavalleria se ne andò tra il divertito e l'intimorito, una settimana dopo il villaggio di Oraibi fu attaccato in forze con un gran numero di vittime da parte degli Hopi, questa fu la vera causa dell'inizio del conflitto tra USA e Hopi che poi si allargò a macchia d'olio tra tutte le tribù dell'area.

Tra le tribù Hopi, verso la fine dell'ottocento, si diffuse il movimento "Tradizionalista", che indicava ai seguaci di vivere secondo le tradizioni millenarie, non avere rapporti con i bianchi, lasciare integra la religione e vivere in povertà. I maggiori centri "Tradizionalisti" sono Hotevilla, Shangopovi, sulla seconda Mesa fondata da Tradizionalisti di Oraibi e Moencopi dove vive l'ala più oltranzista dei Tradizionalisti.
Il capo Yokioma, del Clan del Sole di Hotevilla, fu l'ispiratore e leader dello scisma ritenendo che la loro cultura rischiava di essere contaminata dai popoli che piano piano stavano occupando il loro territorio (SOM e USA).
I Tradizionalisti conservano anche la "Tavoletta" sacra di pietra data agli Hopi da Masau'u in attesa che un Grande Spirito bianco venuto da Est porti loro il frammento mancante prima di dare inizio alla distruzione del Quarto Mondo, alla fine del "Kohjanisquasi" il mondo stupido, e alla ricostruzione del Quinto Mondo. La tavoletta era sempre stata custodita e nascosta ad Oraibi ed è un rapporto-contratto tra divinità e uomo, contiene delle norme di vita da seguire e il tema del giorno del giudizio. Non ci è dato di sapere se questa è leggenda e realtà ma questa tavoletta è la cosa più sacra che gli Hopi custodiscono da oltre 10.000 anni.

"Masau'u dette agli Hopi questa storia scritta su una tavoletta di pietra. Egli disse - Tutta la terra è mia. Fino a quando la conserverete, tutta la terra vi apparterrà - Quando la storia sarà dimenticata avverrà qualche evento disastroso. Forse le stelle precipiteranno ed il mare diventerà petrolio. E allora il sole invierà il fuoco e se ne leverà una fiamma tale da distruggere tutti i popoli. O forse ci sarà un terremoto che ucciderà tutti. Ecco quello che mi ha raccontato il padre di mio padre."
Ki'oma - Capo di Shongopovi.


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